Ribera: Arrivano le adesioni con la donazioni di abiti da sposa alle suore del monastero di Santa Rita da Cascia
FONTE: http://ripost.it/?p=95464
Ha avuto successo, con adesioni e donazioni già in corso, l'appello del prete riberese don Antonio Nuara che ha chiesto alle donne della penisola di donare gli abiti da sposa, in buono stato, alle suore del monastero di Santa Rita di Cascia che ne ha fatto richiesta per giovani ragazze in procinto di sposarsi e per le donne delle tante missioni che non hanno la disponibilità economica per acquistare l'abito per il giorno più bello della loro vita. L'appello, lanciato dalle colonne del nostro giornale e dalla pagina facebook del religioso, ha sortito grande effetto, dalle Alpi a Lampedusa, se già il telefono di don Antonio continua a squillare da sabato scorso. In meno di 12 ore hanno già consegnato a padre Nuara tre abiti da sposa, il primo da Ilaria di Ribera, il secondo da Rita di Agrigento e il terzo da Aurora sempre di Ribera. Il primo è stato mandato in lavanderia per la pulizia e la stiratura. Gli altri due sono ben conservati nelle loro confezioni originali. E il prete è solo all'inizio della raccolta perché una rivenditrice di un negozio di Menfi ha annunciato per telefono che nella giornata di domani (martedì) consegnerà nella chiesa di San Pellegrino, in via Ruggero Normanno a Ribera, dove don Antonio è rettore, almeno altri due abiti da sposa, nuovi di zecca, con tanto di etichetta attaccata alla confezione. Il telefono del prete, originario di Canicattì, con missioni parrocchiali svolte a Siculiana, Montallegro e Ribera, è diventato bollente perché lo chiamano sul cellulare da tutta Italia, dal Piemonte e Friuli Venezia Giulia alla Sicilia. Gli hanno preannunciato l'invio e la consegna di abiti, in ottimo stato di conservazione perché indossati per una sola giornata, la signora Stefania da Candia Canavese (Torino), Manuela da Udine, Anna da Palermo, Francesca da Catania e Marcella da Torino. E le telefonate e i messaggi su whatsapp continuano ancora ad arrivare. Delle donatrici, qualcuna vuole venire a Ribera a consegnare a mano l'abito nuziale, altre invece hanno espresso il desiderio di volerlo spedire con un pacco e altre ancora inviano sul telefonino del parroco immagini del vestito. Nell'appello don Nuara aveva chiesto che abiti fossero puliti, lavati in lavanderia, stirati e in buono stato per farli indossare alle ragazze che ne hanno più bisogno per certi disagi economici delle famiglie poco abbienti. "Cottatterò le suore di Cascia – ci dice nella chiesa riberese dove sono depositate le vesti nuziali – per capire quanti capi hanno bisogno per evitare di avere la chiesa piena di abiti. Farò alcuni pacchi e, a mie spese, li invierò al monastero di Santa Rita. Le donazioni, che fioccano, sono la dimostrazione del cuore degli italiani sempre aperto e disponibile per quanti non possono fare le spese matrimoniali spesso pazze". Padre Nuara, da oltre un ventennio a Ribera, non è nuovo a battaglie sociali per i diseredati, per le abitazioni delle case popolari, per i bisognosi e gli extracomunitari senza dimora e contro droghe ed alcol in uso ai giovani.
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Ha avuto successo, con adesioni e donazioni già in corso, l'appello del prete riberese don Antonio Nuara che ha chiesto alle donne della penisola di donare gli abiti da sposa, in buono stato, alle suore del monastero di Santa Rita di Cascia che ne ha fatto richiesta per giovani ragazze in procinto di sposarsi e per le donne delle tante missioni che non hanno la disponibilità economica per acquistare l'abito per il giorno più bello della loro vita. L'appello, lanciato dalle colonne del nostro giornale e dalla pagina facebook del religioso, ha sortito grande effetto, dalle Alpi a Lampedusa, se già il telefono di don Antonio continua a squillare da sabato scorso. In meno di 12 ore hanno già consegnato a padre Nuara tre abiti da sposa, il primo da Ilaria di Ribera, il secondo da Rita di Agrigento e il terzo da Aurora sempre di Ribera. Il primo è stato mandato in lavanderia per la pulizia e la stiratura. Gli altri due sono ben conservati nelle loro confezioni originali. E il prete è solo all'inizio della raccolta perché una rivenditrice di un negozio di Menfi ha annunciato per telefono che nella giornata di domani (martedì) consegnerà nella chiesa di San Pellegrino, in via Ruggero Normanno a Ribera, dove don Antonio è rettore, almeno altri due abiti da sposa, nuovi di zecca, con tanto di etichetta attaccata alla confezione. Il telefono del prete, originario di Canicattì, con missioni parrocchiali svolte a Siculiana, Montallegro e Ribera, è diventato bollente perché lo chiamano sul cellulare da tutta Italia, dal Piemonte e Friuli Venezia Giulia alla Sicilia. Gli hanno preannunciato l'invio e la consegna di abiti, in ottimo stato di conservazione perché indossati per una sola giornata, la signora Stefania da Candia Canavese (Torino), Manuela da Udine, Anna da Palermo, Francesca da Catania e Marcella da Torino. E le telefonate e i messaggi su whatsapp continuano ancora ad arrivare. Delle donatrici, qualcuna vuole venire a Ribera a consegnare a mano l'abito nuziale, altre invece hanno espresso il desiderio di volerlo spedire con un pacco e altre ancora inviano sul telefonino del parroco immagini del vestito. Nell'appello don Nuara aveva chiesto che abiti fossero puliti, lavati in lavanderia, stirati e in buono stato per farli indossare alle ragazze che ne hanno più bisogno per certi disagi economici delle famiglie poco abbienti. "Cottatterò le suore di Cascia – ci dice nella chiesa riberese dove sono depositate le vesti nuziali – per capire quanti capi hanno bisogno per evitare di avere la chiesa piena di abiti. Farò alcuni pacchi e, a mie spese, li invierò al monastero di Santa Rita. Le donazioni, che fioccano, sono la dimostrazione del cuore degli italiani sempre aperto e disponibile per quanti non possono fare le spese matrimoniali spesso pazze". Padre Nuara, da oltre un ventennio a Ribera, non è nuovo a battaglie sociali per i diseredati, per le abitazioni delle case popolari, per i bisognosi e gli extracomunitari senza dimora e contro droghe ed alcol in uso ai giovani.
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