Le spiagge del litorale agrigentino, da Licata a Menfi, in buona parte non hanno il servizio pubblico dei bagnini con oneri finanziari a carico dei comuni. Su ben dodici litorali appena quattro godono della presenza dei bagnini con un servizio attivo di almeno 10 ore. In tutti gli altri, invece, non vi è servizio comunale di salvataggio e gli unici bagnini sono quelli che sono stati assunti per legge dai numerosi stabilimenti balneari. Anche gli enti locali dovrebbero attivare il servizio, ma quasi tutti lamentano la mancanza di finanziamenti e non espongono nemmeno i cartelli con la dicitura "spiaggia senza bagnini". Un tempo c'erano i contributi della Provincia Regionale e della Regione Siciliana, oggi appena le briciole dei bilanci municipali.
I comuni virtuosi sono quattro: Palma di Montechiaro, Agrigento, Sciacca e Menfi. A Marina di Palma, Torretta e Ciotta la cooperativa "Mediterranea" svolge il servizio comunale con 10 bagnini sino al 31 agosto. Vi sono anche i privati degli esercizi commerciali. Ad Agrigento la cooperativa "Ulisse" farà partire il servizio di vigilanza e salvataggio il 26 luglio per terminare il 20 agosto. Le postazioni previste sono a Cannatello, Dune e Caos, dalle 9 alle 17, e costeranno al comune 25 mila euro.
A Sciacca la sindaca Francesca Valenti ha reso noto che il servizio, già attivo dalle ore 9 alle 19, si concluderà il 1° settembre. L'attività della Guardia Costiera Ausiliaria assicura la presenza di propri operatori, con turni di due bagnini, su sette postazioni a San Giorgio (2), Timpi Russi, Foggia, Renella, Sam Marco e Maragani. Costo 54 mila euro. Tre postazioni sono dotate di defibrillatori e di personale preparati all'uso. A Menfi, da Lido Fiori sino a Porto Palo, il comune ha attivato 5 postazioni con 2 bagnanti a turno, dalle 9 alle 19, sino alla fine di agosto.
Per tutte le altre spiagge è buio pesto. In alcune vi sono soltanto i bagnini assunti per legge dagli stabilimenti balneari, in tratti molto ristretti di litorale. Per il resto i bagni sono a proprio rischio. A Licata, sulle spiagge di Mollarella, Pollicia, Marianello e Plaja, secondo anno senza servizio. Una cooperativa locale è stata pagata dal comune con oltre due anni di ritardo. Stesso discorso al Lido Azzurro, Marinella e Punta Grande di Porto Empedocle. Solo i bagnini privati di una dozzina di stabilimenti balneari.
A Realmonte e Siculiana, Bovo Marina di Montallegro ed Eraclea Minoa, i comuni non hanno soldi e i guardiani diventano i bagnini privati dei chioschi. Per fortuna le spiagge di Montallegro e di Cattolica Eraclea (e Siculiana ndSoL) sono cardioprotette per a presenza di defibrillatori. A Ribera, infine, Seccagrande, Borgo Bonsignore e Piana Grande le postazioni sono un ricordo e le spiagge sono sprovviste di bagnini, con tanti giovani volontari che vorrebbero lavorare per qualche mese. Non vi sono somme in bilancio. E dire che talvolta i guardiani del mare hanno salvato bambini ed anziani.
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