Siculiana, depuratore Pietre Cadute: il sindaco invia relazione alle autorità competenti e alla Procura
“Imporre al gestore l’esecuzione dei lavori necessari per la sistemazione immediata del depuratore e adottare i provvedimenti consequenziali nonché puntuali e sistematici controlli posto che, a distanza di oltre un anno dalla presa in carico da parte del gestore (Girgenti Acque), l’impianto continua a non essere a norma, non depura e continua a creare inconvenienti di natura igienico-sanitaria e danno all’ambiente”.
E’ quanto scrive, “relativamente a problematiche inerenti il depuratore del depuratore di contrada Pietre Cadute”, il sindaco Leonardo Lauricella in una nota inviata all’assessore regionale all’Energia Vania Contraffatto, al Settore Ambiente e Territorio del Libero Consorzio di Agrigento, all’Arpa, all’Asp, all’Ati (Ambito Territoriale Idrico) di Agrigento, alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e ai carabinieri di Siculiana.
Il sindaco Lauricella, nel contempo, “onde evitare allarmismi legati alla fruizione delle spiagge siculianesi”, comunica che “la qualità delle acque di balneazione, come attestato dal Ministero della Salute è eccellente”. Per consultare i dati delle analisi effettuate è possibile collegarsi al portale acque del Ministero della Salute www.portaleacque.salute.gov.it.
Ecco il testo della relazione inviata dal sindaco di Siculiana.
“Premesso: Che in data 20.05.2015 l’impianto di depurazione sito nel Comune di Siculiana in c/da Pietre cadute (impianto biologico obsoleto a fanghi attivi realizzato dall’EAS negli anni 80 e mai entrato in funzione) veniva consegnato da parte dell’Ente acquedotti siciliano alla Girgenti Acque S.P.A.;
Che la società Girgenti Acque, preso in carico l’impianto di depurazione, dopo aver provveduto ad eseguire alcuni lavori, ha comunicato con nota del 14.07.2015 l’inizio del periodo di avviamento e messa a regime del presidio impiantistico che ancora oggi, in ragione della sua oggettiva vetustà tecnologica e di processo, produce ” emissioni fuggitive” quali : rumore – cattivi odori – aerosol microbici;
Che l’assessorato Reg.le Energia, competente al rilascio dell’autorizzazione allo scarico, consapevole di tali criticità, ha sempre prescritto, per l’esercizio impianti con tali caratteristiche, l’obbligatorietà di opportune opere/strutture di mitigazione e contenimento dei citati fattori emissivi;
Che questa Amministrazione, avvalendosi della professionalità dell’Ing. Bonuso Luigi, nel settembre 2015 evidenziava le predette criticità alla Girgenti Acque con apposita relazione con la quale, tra l’altro, oltre a specificare le opere che necessariamente dovevano essere poste in essere con urgenza, richiedeva la costituzione di un tavolo tecnico permanente tra Girgenti Acque e l’Ufficio tecnico del Comune, al fine di definire, di concerto, un cronoprogramma operativo tendente a superare le suddette oggettive criticità;
Che alla data odierna, al di là di un generico rapporto epistolare, nessuna delle richieste avanzate e dei suggerimenti proposti da questa Amministrazione sono stati presi in considerazione dalla Società responsabile del servizio idrico e fogniario;
Tanto premesso e considerato: che sussiste, invero, nei cittadini che hanno costruito le loro abitazione in quella contrada, nel rispetto delle distanze previste dalla norma, un crescente disagio e una profonda preocupazione generata dal fatto che i cattivi odori provenienti dall’impianto non consentono condizioni di vita salubri ed igienicamente accettabili;
Constatato che a distanza di un anno dalla presa in carico del depuratore da parte del Gestore del S.I.I. lo stesso non é in possesso dell’autorizzazione allo scarico del refluo depurato e la condizione strutturale dell’impianto non risuta rispondente a prescrizioni tecniche e normative;
Preso atto che l’ARPA, a seguito di esiti analitici realtivi ai campioni di acque di scarico prelevati presso l’impianto di depurazione sito in c/da Pietre Cadute ha riscontrato valori superiori ai limiti stabiliti nella Tab.3 all.5 del Decreto L.vo n. 152/2006; Che continua a persistere l’inadempienza del Gestore e una situazione di criticità elevata che genera grave nocumento per la salute, igiene pubblica e per l’ambiente;
P.Q.S.
Si chiede: All’ ATI di Agrigento, in persona del suo Presidente, di adottare tutte le misure necessarie per la tutela dell’interesse pubblico rappresentato dalla salvaguardia dell’igiene pubblica dei cittadini di Siculiana e per la tutela dell’ambiente e segnatamente di intervenire nella qualità di concedente del S.I.I., giusta convenzione del 27/11/2007, imponendo al Gestore l’esecuzione dei lavori necessari per la sistemazione immediata del depuratore, provvedendo, in caso di ulteriore inadempienza, d’ufficio all’esecuzione dei lavori con oneri a carico dello stesso Gestore.
Alle Autorità in indirizzo, ciascuna per quanto di rispettiva competenza, di adottare i provvedimenti consequenziali nonché puntuali e sistematici controlli posto che, come evidenziato in premessa, a distanza di oltre un anno dalla presa in carico da parte del Gestore l’impianto continua a non essere a norma, non depura e continua a creare inconvenienti di natura igienico-sanitaria e danno all’ambiente”.
Calogero Giuffrida
E’ quanto scrive, “relativamente a problematiche inerenti il depuratore del depuratore di contrada Pietre Cadute”, il sindaco Leonardo Lauricella in una nota inviata all’assessore regionale all’Energia Vania Contraffatto, al Settore Ambiente e Territorio del Libero Consorzio di Agrigento, all’Arpa, all’Asp, all’Ati (Ambito Territoriale Idrico) di Agrigento, alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e ai carabinieri di Siculiana.
Il sindaco Lauricella, nel contempo, “onde evitare allarmismi legati alla fruizione delle spiagge siculianesi”, comunica che “la qualità delle acque di balneazione, come attestato dal Ministero della Salute è eccellente”. Per consultare i dati delle analisi effettuate è possibile collegarsi al portale acque del Ministero della Salute www.portaleacque.salute.gov.it.
Ecco il testo della relazione inviata dal sindaco di Siculiana.
“Premesso: Che in data 20.05.2015 l’impianto di depurazione sito nel Comune di Siculiana in c/da Pietre cadute (impianto biologico obsoleto a fanghi attivi realizzato dall’EAS negli anni 80 e mai entrato in funzione) veniva consegnato da parte dell’Ente acquedotti siciliano alla Girgenti Acque S.P.A.;
Che la società Girgenti Acque, preso in carico l’impianto di depurazione, dopo aver provveduto ad eseguire alcuni lavori, ha comunicato con nota del 14.07.2015 l’inizio del periodo di avviamento e messa a regime del presidio impiantistico che ancora oggi, in ragione della sua oggettiva vetustà tecnologica e di processo, produce ” emissioni fuggitive” quali : rumore – cattivi odori – aerosol microbici;
Che l’assessorato Reg.le Energia, competente al rilascio dell’autorizzazione allo scarico, consapevole di tali criticità, ha sempre prescritto, per l’esercizio impianti con tali caratteristiche, l’obbligatorietà di opportune opere/strutture di mitigazione e contenimento dei citati fattori emissivi;
Che questa Amministrazione, avvalendosi della professionalità dell’Ing. Bonuso Luigi, nel settembre 2015 evidenziava le predette criticità alla Girgenti Acque con apposita relazione con la quale, tra l’altro, oltre a specificare le opere che necessariamente dovevano essere poste in essere con urgenza, richiedeva la costituzione di un tavolo tecnico permanente tra Girgenti Acque e l’Ufficio tecnico del Comune, al fine di definire, di concerto, un cronoprogramma operativo tendente a superare le suddette oggettive criticità;
Che alla data odierna, al di là di un generico rapporto epistolare, nessuna delle richieste avanzate e dei suggerimenti proposti da questa Amministrazione sono stati presi in considerazione dalla Società responsabile del servizio idrico e fogniario;
Tanto premesso e considerato: che sussiste, invero, nei cittadini che hanno costruito le loro abitazione in quella contrada, nel rispetto delle distanze previste dalla norma, un crescente disagio e una profonda preocupazione generata dal fatto che i cattivi odori provenienti dall’impianto non consentono condizioni di vita salubri ed igienicamente accettabili;
Constatato che a distanza di un anno dalla presa in carico del depuratore da parte del Gestore del S.I.I. lo stesso non é in possesso dell’autorizzazione allo scarico del refluo depurato e la condizione strutturale dell’impianto non risuta rispondente a prescrizioni tecniche e normative;
Preso atto che l’ARPA, a seguito di esiti analitici realtivi ai campioni di acque di scarico prelevati presso l’impianto di depurazione sito in c/da Pietre Cadute ha riscontrato valori superiori ai limiti stabiliti nella Tab.3 all.5 del Decreto L.vo n. 152/2006; Che continua a persistere l’inadempienza del Gestore e una situazione di criticità elevata che genera grave nocumento per la salute, igiene pubblica e per l’ambiente;
P.Q.S.
Si chiede: All’ ATI di Agrigento, in persona del suo Presidente, di adottare tutte le misure necessarie per la tutela dell’interesse pubblico rappresentato dalla salvaguardia dell’igiene pubblica dei cittadini di Siculiana e per la tutela dell’ambiente e segnatamente di intervenire nella qualità di concedente del S.I.I., giusta convenzione del 27/11/2007, imponendo al Gestore l’esecuzione dei lavori necessari per la sistemazione immediata del depuratore, provvedendo, in caso di ulteriore inadempienza, d’ufficio all’esecuzione dei lavori con oneri a carico dello stesso Gestore.
Alle Autorità in indirizzo, ciascuna per quanto di rispettiva competenza, di adottare i provvedimenti consequenziali nonché puntuali e sistematici controlli posto che, come evidenziato in premessa, a distanza di oltre un anno dalla presa in carico da parte del Gestore l’impianto continua a non essere a norma, non depura e continua a creare inconvenienti di natura igienico-sanitaria e danno all’ambiente”.
Calogero Giuffrida
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