Successo del “TartaDay” a Siculiana Marina, liberata una Caretta caretta

Buona partecipazione di volontari e pubblico stamani al “Tarta-Day” organizzato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento in collaborazione con il WWF, ente gestore della Riserva Naturale di Torre Salsa. Il Tarta-Day, inserito a livello mondiale nel “World Sea Turtle Day”, è dedicato alla Tartaruga marina Caretta caretta e si svolge a livello nazionale nell’arco di quattro giorni, dal 16 al 19 giugno, in tutte le regioni ove operano i centri di recupero specializzati nella cura e nel recupero delle tartarughe marine.


Scenario del Tarta-Day la splendida spiaggia di Siculiana marina, con alcune attività di animazione ed educazione ambientale condotte dagli animatori già selezionati dal Libero Consorzio per gli incontri previsti dal progetto comunitario “Tartalife” sui litorali della nostra provincia. Successivamente è stato liberato un magnifico esemplare di Caretta caretta proveniente dal Centro di recupero Tartarughe marine di Lampedusa, un evento che ha richiamato numerosi bagnanti e al quale hanno partecipato l’Amministrazione comunale di Siculiana, la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, il direttore e il personale della Riserva Naturale di Torre Salsa, funzionari del Settore Ambiente del Libero Consorzio Comunale e della ripartizione faunistico venatoria di Agrigento, nonché diverse associazioni di volontariato, che nelle prime ore del mattino avevano effettuato, insieme al WWF, una pulizia straordinaria della spiaggia.

Obiettivo principale del Tarta-Day è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle gravi minacce che incombono sulla popolazione mediterranea della Tartaruga marina, e in questo senso determinante è il contributo del progetto UE “Tartalife-Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale”, ente capofila il CNR-ISMAR, che ha tra i suoi partner il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, impegnato in Sicilia in attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione sui pericoli per la specie, legati soprattutto alla pesca professionale. Un progetto che già nei primi due anni di attività ha fornito utili indicazioni sulle misure da adottare per contenere catture e perdite, stimate, purtroppo, in decine di migliaia all’anno e che indubbiamente sono alla base del costante declino numerico della Caretta caretta nel Mediterraneo.

Via | Comunicalo.it

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