Comunicato stampa - La decisione del Presidente Crocetta di far conferire altri cinquanta comuni del palermitano nella discarica di Siculiana, è il segnale che ci avviamo a vivere un’altra stagione di emergenza rifiuti.
Da quasi 20 anni a Siculiana si conferiscono rifiuti provenienti da numerosi comuni siciliani. La Regione Siciliana non può e non deve considerare Siculiana come la soluzione del problema dei rifiuti della Sicilia. L’incapacità politica di attuare un serio piano non può tradursi in ordinanze che non risolvono il problema ma continuano a rimandarlo. Ormai la situazione è insostenibile ed è ora che si agisca con immediatezza per porre fine a questo andazzo. La discarica di Matarana, a causa di questi conferimenti, rischia a breve la saturazione, con la conseguenza che Siculiana, e buona parte dei Comuni della provincia di Agrigento, saranno costretti ad “emigrare” in altre discariche pagando costi assurdi, che ricadranno sui cittadini.
Davanti a questo scenario è necessario “tornare alla politica”, per affrontare in modo serio il problema di cosa si vuole fare dei rifiuti, coinvolgendo tutte le forze politiche. Non ci sono soluzioni miracolose, c’è la necessità e l’urgenza di attuare il piano rifiuti accelerando l’iter per gli impianti di compostaggio e avviare una vera programmazione per la raccolta differenziata.
Il governo regionale, pur nella difficoltà della situazione politica che attualmente attraversa, dimostri con uno scatto positivo di essere in grado di governare questa regione e le sue croniche emergenze.
Il segretario Provinciale PD
Da quasi 20 anni a Siculiana si conferiscono rifiuti provenienti da numerosi comuni siciliani. La Regione Siciliana non può e non deve considerare Siculiana come la soluzione del problema dei rifiuti della Sicilia. L’incapacità politica di attuare un serio piano non può tradursi in ordinanze che non risolvono il problema ma continuano a rimandarlo. Ormai la situazione è insostenibile ed è ora che si agisca con immediatezza per porre fine a questo andazzo. La discarica di Matarana, a causa di questi conferimenti, rischia a breve la saturazione, con la conseguenza che Siculiana, e buona parte dei Comuni della provincia di Agrigento, saranno costretti ad “emigrare” in altre discariche pagando costi assurdi, che ricadranno sui cittadini.
Davanti a questo scenario è necessario “tornare alla politica”, per affrontare in modo serio il problema di cosa si vuole fare dei rifiuti, coinvolgendo tutte le forze politiche. Non ci sono soluzioni miracolose, c’è la necessità e l’urgenza di attuare il piano rifiuti accelerando l’iter per gli impianti di compostaggio e avviare una vera programmazione per la raccolta differenziata.
Il governo regionale, pur nella difficoltà della situazione politica che attualmente attraversa, dimostri con uno scatto positivo di essere in grado di governare questa regione e le sue croniche emergenze.
Il segretario Provinciale PD
Carissimo Segretario , non bisogna tornare alla politica come dici, la politica quella che intendi ha fallito gli obiettivi della civiltà ,grazie a quell'epigrafe politica , ma bisogna cambiare il passo ,mandando a casa questa classe politica inconcludente e magnacciona , promuovere la nuova classe dirigenziale di cittadini prestati a servizio della collettività , gli imprenditore gli industriali non deve avere a che fare con le scelte e decisioni collettive .
RispondiEliminaLa discarica di Siculiana grazie a queste scelte ha subito un processo ambientale in 20 anni che doveva avvenire il 2000 anni .
Da ciò si riconosce il peso di una classe dirigenziale locale.
Il peso dei politici siculianesi equivale a zero , hanno prevalso solamente interessi personali , anche se la natura ci darà ragione , non solo i cittadini si ammaleranno di tumore, ma anche amministratori e loro familiari .