La sezione provinciale del principale sindacato italiano interviene con una lettera a firma del segretario Massimo Raso indirizzata al Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, di cui riportiamo integralmente di seguito il testo:
“Egregio Dr. Diomede,
la presente per dirLe che condividiamo e facciamo nostra la preoccupazione espressa dalla Sindaco di Siculiana Mariella Bruno circa l’autorizzazione, da parte della Regione a oltre 50 Comuni della provincia di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, di poter utilizzare la discarica di Siculiana.
E’ stupefacente che la Regione con una mano blocca le autorizzazione degli impianti di compostaggio ed ogni iniziativa volta a ridurre la quantità di materiale da conferire in discarica e dall’altro mira a saturare le discariche, magari per sollecitare la continuazione di un regime emergenziale che sembra non finire mai e che finisce per celare ogni spreco.
Agrigento deve dire forte e chiaro che non ci sta ad essere la pattumiera della Sicilia e non possiamo rischiare di entrare nuovamente Noi in emergenza.
Auspichiamo che Ella, autorevolmente, lo dica al Presidente della Regione e agli Assessori competenti, sollecitando la revoca dei provvedimenti.
Le preannunciamo che sull’intero ciclo dei rifiuti di questa nostra provincia, nei prossimi giorni Le invieremo un dettagliato “dossier” con il quale intendiamo riaprire il dibattito in questa provincia e per chiederLe di riaprire i troppi capitoli rimasti fermi ed oscuri.
Certi di un Suo intervento, cogliamo l’occasione per inviarLe cordiali saluti.”
“Egregio Dr. Diomede,
la presente per dirLe che condividiamo e facciamo nostra la preoccupazione espressa dalla Sindaco di Siculiana Mariella Bruno circa l’autorizzazione, da parte della Regione a oltre 50 Comuni della provincia di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, di poter utilizzare la discarica di Siculiana.
E’ stupefacente che la Regione con una mano blocca le autorizzazione degli impianti di compostaggio ed ogni iniziativa volta a ridurre la quantità di materiale da conferire in discarica e dall’altro mira a saturare le discariche, magari per sollecitare la continuazione di un regime emergenziale che sembra non finire mai e che finisce per celare ogni spreco.
Agrigento deve dire forte e chiaro che non ci sta ad essere la pattumiera della Sicilia e non possiamo rischiare di entrare nuovamente Noi in emergenza.
Auspichiamo che Ella, autorevolmente, lo dica al Presidente della Regione e agli Assessori competenti, sollecitando la revoca dei provvedimenti.
Le preannunciamo che sull’intero ciclo dei rifiuti di questa nostra provincia, nei prossimi giorni Le invieremo un dettagliato “dossier” con il quale intendiamo riaprire il dibattito in questa provincia e per chiederLe di riaprire i troppi capitoli rimasti fermi ed oscuri.
Certi di un Suo intervento, cogliamo l’occasione per inviarLe cordiali saluti.”
Ni purtaru la munnizza da Campania e nuddu parlava.
RispondiEliminaNa discarica pubblica addivinta' privata e, a parte il sindaco pro tempore, nuddu parlava;
Si firmaru transazioni milionarie e nuddu parlava;
Si parlava di dossier di l'ex Assessuri Marinu, la stampa regionali e nazionali spardacanu litra e litra di nchiostru pi sta discarica e a Siculiana e in Provincia nuddu parlava.
Di quanta munnizza arrivaiu a Siculiana si persi lu cuntu e nuddu parlava e ora tutti hannu quarchi cosa di diri!
Commento (pro-tempore) interessato. Complimenti.
RispondiEliminacommento di amico di noto cugino (pro tempore)?
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