11/10/2013 14.01 - Si è svolta, stamattina, ad Agrigento l’Assemblea dei sindaci dei comuni ricadenti nell’ambito dell’ato idrico agrigentino. Un’Assemblea promossa dal sindaco di Caltabellotta, onorevole Calogero Pumilia, e nella quale è stato presentato un ordine del giorno approvato all’unanimità dalla stessa assemblea.
I Sindaci dei Comuni le cui reti idriche sono gestite da Girgenti Acque S.p.A., riuniti in assemblea l’11 ottobre 2013 con il Commissario Liquidatore dell’Ato Idrico, hanno dibattuto i problemi connessi alla gestione richiedendo in particolare:
a) la revisione e la modulazione delle tariffe che hanno raggiunto livelli insostenibili e tali da mettere in discussione la tenuta sociale delle comunità;
b) la formulazione dell’eventuale rateizzazione con modalità tali da tener conto delle condizioni economiche di chi è costretto a chiederla;
c) la assoluta necessità di non procedere al distacco dell’erogazione dell’acqua, essendo essa un bene essenziale e vitale;
d) il divieto di far ricadere sull’utente gli interventi di manutenzione dalla condotta centrale al contatore;
e) la previsione di un indennizzo da parte del Gestore in caso di mancata tempestiva risposta alle richieste e ai reclami degli utenti;
f) l’immediata sostituzione dei contatori come da obbligo contrattuale e la prosecuzione del regime forfettario, fino a quando il procedimento non sarà completato.
I Sindaci, al di là delle disposizioni di legge sull’assetto del’Ato Idrico, reclamano il diritto "di essere coinvolti nelle scelte che ricadono sui cittadini e sollecitano il Governo e l’Assemblea Regionali a definire le gestioni del sistema idrico integrato, in conformità ai risultati dei referendum assumendo il principio delle pubblicità e, per ciò che li riguarda direttamente, uniformando la realtà della Provincia".
I Sindaci chiedono un incontro urgente con il Presidente della Regione e con l’Assessore all’Energia e ai Servizi di P.U. per discutere della situazione della Provincia con particolare riferimento al diverso regime esistente tra i Comuni.
I Sindaci dei Comuni le cui reti idriche sono gestite da Girgenti Acque S.p.A., riuniti in assemblea l’11 ottobre 2013 con il Commissario Liquidatore dell’Ato Idrico, hanno dibattuto i problemi connessi alla gestione richiedendo in particolare:
a) la revisione e la modulazione delle tariffe che hanno raggiunto livelli insostenibili e tali da mettere in discussione la tenuta sociale delle comunità;
b) la formulazione dell’eventuale rateizzazione con modalità tali da tener conto delle condizioni economiche di chi è costretto a chiederla;
c) la assoluta necessità di non procedere al distacco dell’erogazione dell’acqua, essendo essa un bene essenziale e vitale;
d) il divieto di far ricadere sull’utente gli interventi di manutenzione dalla condotta centrale al contatore;
e) la previsione di un indennizzo da parte del Gestore in caso di mancata tempestiva risposta alle richieste e ai reclami degli utenti;
f) l’immediata sostituzione dei contatori come da obbligo contrattuale e la prosecuzione del regime forfettario, fino a quando il procedimento non sarà completato.
I Sindaci, al di là delle disposizioni di legge sull’assetto del’Ato Idrico, reclamano il diritto "di essere coinvolti nelle scelte che ricadono sui cittadini e sollecitano il Governo e l’Assemblea Regionali a definire le gestioni del sistema idrico integrato, in conformità ai risultati dei referendum assumendo il principio delle pubblicità e, per ciò che li riguarda direttamente, uniformando la realtà della Provincia".
I Sindaci chiedono un incontro urgente con il Presidente della Regione e con l’Assessore all’Energia e ai Servizi di P.U. per discutere della situazione della Provincia con particolare riferimento al diverso regime esistente tra i Comuni.
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