L' ALLARGAMENTO della discarica di Siculiana, nell'Agrigentino, previsto nel nuovo piano dei rifiuti del governo Lombardo, è illegittimo e rischia di provocare un vero e proprio disastro ambientale.
È quanto sostiene in un ricorso inviato alla Regione il comune di Montallegro, centro di 2.500 abitanti a due passi dalla riserva naturale di Torre Salsa, e dove a breve dovrebbe sorgere la nuova mega vasca di quasi 3 milioni di metri cubi dell' impianto di smaltimento gestito dalla ditta Catanzaro.
A guidare la protesta, che vede schierata l' intera comunità, compresi i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, è il sindaco Giuseppe Manzone, esponente del Pdl, che lo scorso luglio, a seguito di una perizia sull' impianto effettuata dal professore dell' Università di Palermo Aurelio Angelini, ha presentato un ricorso contro l' autorizzazione di integrazione ambientale rilasciata dalla Regione per la costruzione della quarta vasca di Siculiana.
Un' autorizzazione illegittima per almeno cinque ragioni, secondo quanto contenuto nel ricorso scritto dall'avvocato Guido Gianferrara. Illegittima per la capienza della vasca, innanzitutto, che è stata progettata per ricevere i rifiuti «di un bacino regionale di oltre 5 milioni di abitanti» e non, come previsto dalle normative italiana ed europea sulle discariche, dei circa 200 mila abitanti dell' ambito di riferimento, l' Ato Ag2, che comprende 19 comuni. Inoltre, nel dare l' autorizzazione, non sarebbe stata considerata la cosiddetta alternativa zero, ossia la situazione ipotetica che si verrebbe a creare senza l' ampliamento. Secondo il ricorso, questa alternativa, che per legge deve essere contenuta nella valutazione dell' impatto ambientale delle discariche, avrebbe messo in luce come l' attuale capacità di abbancamento dell' impianto di Siculiana «presenta una capienza tale da soddisfare i bisogni dell' Ato di riferimento per i prossimi 4 anni almeno», persino nella previsione di una raccolta differenziata ferma allo zero per cento.
La terza accusa mossa dal comune di Montallegro riguarda due pareri rilasciati dall' Arra, l' agenzia regionale che fino al 2009 si occupava dei rifiuti in Sicilia. Pareri che chi ha concesso l' autorizzazione ha considerato favorevoli all' ampliamento e che invece, secondo quanto si legge nel ricorso, si limiterebbero a dire che il progetto della quarta vasca non è un ampliamento ma una «modifica sostanziale». E proprio una modifica sostanziale della discarica, scrive l' avvocato Gianferrara, «non risulta in alcun modo compatibile con il piano regionale di gestione dei rifiuti».
Infine, l' ultima accusa verte sulla fidejussione bancaria di 195 mila euro presentata dalla ditta Catanzaro. La fidejussione è obbligatoria per legge, ma secondo la perizia del professore Angelini sarebbe dovuta essere di 33 milioni di euro.
«Tutte queste problematiche le avevamo fatte sentire in conferenza di servizi, ma non siamo stati ascoltati»dice il sindaco Manzone.
«Già da tempo ci ritroviamo a fare i conti con gli autocompattatori che attraversano il paese lasciando a terra percolato e liquami - dice il presidente del consiglio comunale di Montallegro, Andrea Iatì del Pd - E adesso, con questa nuova vasca, avremoi rifiutia ridosso delle case».Se Montallegro protesta, il comune di Siculiana ha dato invece parere positivo all' ampliamento della discarica. E Giuseppe Catanzaro, gestore dell' impianto e vicepresidente regionale di Confindustria, difende il suo impianto,
«considerato un modello di riferimento nel campo dello smaltimento dei rifiuti non pericolosi, come confermato anche da uno studio dell' istituto Mario Negri. Chi sostiene il contrario - accusa - fa demagogia e ha altri interessi rispetto alla difesa dell' ambiente».DARIO PRESTIGIACOMO
Segnalato da: Pasquale Vella
il paradosso della sostenibilità
RispondiEliminami pare ironica questa sovrapposizione di fatti: la guerriglia civile napoletana e il discreto silenzio siciliano. Sembra che l'esperienza o la storia non insegni molto, e nemmeno le immagini attuali di scontri suscitino emozioni nell'animo. Probabilmente è la paura del fuoco, di essere scottati o la paura di chi si è già bruciato a spiegare questa inerzia. Ma la cosa ancor più assurda sta nel fatto che si triplichi la dimensione di una discarica in un comune che effettua la raccolta differenziata, metodo che ha come obbiettivo finale la diminuzione dei conferimenti in discarica e che un aumento del riciclaggio sia statuito in una vasta normativa europea, nazionale e regionale, la stessa che da il via libera a questo ampliamento.. vergognoso.. no..; mi sembra che questa politica pubblica non sia mirata direttamente al raggiungimento di tale obbiettivo .
Altro fatto degno di nota e da mettere in rilievo sta nell'assenza di partecipazione democratica alle scelte che hanno un imponente rilievo nella vita quotidiana dei cittadini, dal profilo ambientale a quello sanitario, mi pare che siano presenti dalla costituzione in giù forme partecipative, non solo referendum ma anche conferenze di servizi aperte ai cittadini, interessi legittimi e diritti soggettivi importanti, da salvaguardare, si parla di diritto alla vita e non solo di soldi o noccioline. Il culmine del paradosso sta nell'impegno civile dei cittadini di montallegro, unici protettori del proprio territorio, che hanno la discarica non nel loro territorio ma ai confini.... ed i siculianesi.....?? stanno a guardare almeno per ora..
Ora vorrei portare alla vostra conoscenza la storia di vincenzo cenname, sindaco di camigliano un paesino del casertano, uomo che si è ribellato ad una cattiva gestione del territorio contro tutti i livelli di governo,e premiato con un commissariamento.( report di ieri sera).. li i cittadini sono vicini ai bravi amministratori.. e noi..??
Ma vorrei mettere in risalto un altro concetto che mi sta particolarmente a cuore: la collaborazione. idea semplice ma verità sepolta dal clima politico del cd. fango, dove il confronto non esiste e l'agenda politica a come tema centrale il bunga bunga. Moltissimi sono gli esempi storici: dai diritti civili e politici alla caduta del fascismo alle riforme agrarie; le società umane arrivano alla soddisfazione di bisogni più facilmente quando si collabora perché l'idee di tanti condivise migliorano la vita di tutti, e perciò politiche di questa rilevanza devono mettere in comparazione interessi diversi, interessi dei gestori,di cittadini, di amministratori ed insieme con tutti gli organi di governo competenti programmare un piano di gestione che riduca sensibilmente l'impatto di questa situazione; il presupposto sta nella comunicazione e nella coordinazione dell'azioni, tra a.t.o. amministratori e discariche ed il fine ultimo che orienti l'azione sia la sostenibilità e la protezione di un territorio..anche su questa rotta si possono fare i soldi.. Pensate che sia difficile...
io penso che non è impossibile.
gerlando colletto - 01.11.2010
Condivido il post di G. Colletto , non avrei saputo descrivere meglio questa vicenda dove tutti si limitano a guardare dall'altra parte e non prendere posizioni ufficiali. Io sono d'accordo ad avere la discarica nel nostro territorio ma per i comuni viciniori,quelli che originariamente erano previsti, non si puo' far recapitare i rifiuti di mezza Italia da noi (vedi i rifiuti di Napoli ndr). A me non interessa minimamente chi la gestisce,tra l'altro viene gestita bene, voglio solamente essere libero di esprimere il mio pensiero . Non è normale che in una democrazia , non si coinvolgano i cittadini a dire la loro opinione ,(in campagna elettorale si facevano le slide su quella partecipativa),non si pensa nemmeno ad informare , tutti devono subire le decisioni dall'alto e se uno osa dissentire quasi quasi viene tacciato per delinquente . Io non ci sto'. Sono per l'allargamento della raccolta differenziata , sono per il conferimento in discarica dei soli rifiuti organici , ma a parole si dice una cosa e nei fatti si agevola l'indifferenziato . Cosa stà succedendo , che futuro stiamo preparando per i nostri figli?
RispondiEliminaScusate se è poco
C. Lino - 01.11.2010
Questo passaggio del ricorso mi preoccupa: "Inoltre, nel dare l' autorizzazione, non sarebbe stata considerata la cosiddetta alternativa zero, ossia la situazione ipotetica che si verrebbe a creare senza l' ampliamento."-e mi chiedo:per il sindaco di montallegro l'alternativa zero qual'è? termovalorizzatori? vorrei vedere il testo completo del ricorso per conoscere le reali alternative che propone manzone.
RispondiEliminatotorizzo - 03.11.2010
Ragazzi guardate questo innovativo modo di trattare i rifiuti nel territorio parmense , si possono trovare altre info scrivendo dissociatore molecolare su google.
RispondiEliminahttp://parma.repubblica.it/dettaglio/rifiuti-scomodi-trattiamoli-con-la-dissociazione-molecolare/1557915/2
C. Lino - 03.11.2010
uN'ALTRO SISTEMA :
RispondiEliminahttp://www.meetup.com/amici-di-beppe-grillo-di-cuneo/messages/boards/thread/4152633?thread=4152633
COPIATE IL LINK .
C. Lino - 03.11.2010
Mi è capitato di leggere quest'articolo in cui si evince tutta la sottomissione, voluta e non, delle amministrazioni siculianesi verso l'interesse del privato. C'è da piangere.
RispondiEliminaG.G.