Credo che molto sia stato detto sulla nocività dei termovalorizzatori ma non abbastanza: tutti i mass italiani sono, a tutt’oggi, restii a pubblicizzare i tremendi rischi connessi alla loro attività. Ma perché i termovalorizzatori (alimentati dalle discariche) appaiono l’unico rimedio al problema dei rifiuti? A mio parere, le ragioni sono storiche/comportamentali e soprattutto politico/economiche. In Italia assistiamo a variegati sprechi, derivanti dalle abitudini consumistiche e dalla perdita del buonsenso, che si traducono in una perdita di salute collettiva. Inoltre, nel nostro Paese vige il mal costume di destinare immensi fondi pubblici ad opere colossali che risultano utili solo alle ditte che li costruiscono, NON AI CITTADINI CHE LE FINANZIANO.
Tornando al tema in questione, lo smaltimento dei rifiuti era un problema non sentito dalle generazioni che ci hanno preceduto, non solo perchè l’ambiente era meno saturo ed i rifiuti erano meno inquinanti, ma anche perché erano di quantità sensibilmente inferiore!
Io ricordo mia nonna che, a modo suo, effettuava un riciclo quasi capillare delle risorse acquistate. Tanto per fare alcuni facili esempi: la carta dei sacchetti del pane veniva usata per asciugare l’olio delle fritture, al posto degli odierni rotoloni/asciugoni, il pane (che, conservato nel sacchetto di tela, induriva dopo 5 giorni) una volta duro, veniva grattato, i vestiti, se non potevano più essere, come si diceva, ”rimodernati”, venivano trasformati in pezze per la pulizia della casa, le bottiglie erano tutte di vetro e se non venivano restituite per essere nuovamente riempite, si usavano per la salsa di pomodoro o per fare la citrosodina…
Oggi nessuno ha più queste abitudini, anzi, chi si ostina a praticarle viene considerato un pezzente. Usare una cosa per poco tempo e poi buttarla, inizialmente considerato un gesto sinonimo di opulenza, adesso che la cultura consumistica è profondamente radicata, è diventato costume abituale e quasi necessario, visto il decremento di qualità che hanno subito tutti i prodotti.
Una macchina prima, se non una vita, durava mezza vita, ora dopo 5-6 anni scatta il timer e comincia a cadere a pezzi…e certo! Se no le ditte produttrici come farebbero a lucrare? E solo poche di queste aziende si preoccupano di produrre una vettura riciclabile a prezzi competitivi.
Nell’immaginario degli italiani e ancora di più dei siciliani, la tassa sull’immondizia sembra essere il pegno da pagare per il diritto a sporcare, sfuggendo ai cassonetti differenziati vetro-carta-plastica-lattine…questo, s'intende, per i fortunati che vivono nei comuni che fanno la raccolta differenziata! In Sicilia, in disprezzo a qualunque legge, regolamento o forma di pudore, i rifiuti vengono spesso abbandonati senza ritegno, persino in quei luoghi che, al contrario, dovrebbero essere maggiormente tenuti puliti e salvaguardati (spiagge, giardini pubblici etc.)!
Insomma, pare che il rifiuto selvaggio e inarrestabile sia obbligatoriamente imposto dalla massa ai pochi coscienziosi, quando buttare di meno sarebbe già un passo avanti. Ancor più in Sicilia dove la raccolta differenziata si aggira attorno al 3%. Così il termovalorizzatore, con discarica annessa, viene presentato alla popolazione come male minore, necessario e unica soluzione.
L’impianto di Vedelago (ovviamente, non in Sicilia!) è un esempio virtuoso in controtendenza che ci illustra invece come potrebbe essere migliore per tutti e per tutto introdurre un modo di pensare che induce a buttare il meno possibile, eliminando persino le mefitiche discariche che neanche chi lancia i sacchetti dal proprio balcone, poi, tollera aver sottocasa…
Alessandra delle Pergole
Tornando al tema in questione, lo smaltimento dei rifiuti era un problema non sentito dalle generazioni che ci hanno preceduto, non solo perchè l’ambiente era meno saturo ed i rifiuti erano meno inquinanti, ma anche perché erano di quantità sensibilmente inferiore!
Io ricordo mia nonna che, a modo suo, effettuava un riciclo quasi capillare delle risorse acquistate. Tanto per fare alcuni facili esempi: la carta dei sacchetti del pane veniva usata per asciugare l’olio delle fritture, al posto degli odierni rotoloni/asciugoni, il pane (che, conservato nel sacchetto di tela, induriva dopo 5 giorni) una volta duro, veniva grattato, i vestiti, se non potevano più essere, come si diceva, ”rimodernati”, venivano trasformati in pezze per la pulizia della casa, le bottiglie erano tutte di vetro e se non venivano restituite per essere nuovamente riempite, si usavano per la salsa di pomodoro o per fare la citrosodina…
Oggi nessuno ha più queste abitudini, anzi, chi si ostina a praticarle viene considerato un pezzente. Usare una cosa per poco tempo e poi buttarla, inizialmente considerato un gesto sinonimo di opulenza, adesso che la cultura consumistica è profondamente radicata, è diventato costume abituale e quasi necessario, visto il decremento di qualità che hanno subito tutti i prodotti.
Una macchina prima, se non una vita, durava mezza vita, ora dopo 5-6 anni scatta il timer e comincia a cadere a pezzi…e certo! Se no le ditte produttrici come farebbero a lucrare? E solo poche di queste aziende si preoccupano di produrre una vettura riciclabile a prezzi competitivi.
Nell’immaginario degli italiani e ancora di più dei siciliani, la tassa sull’immondizia sembra essere il pegno da pagare per il diritto a sporcare, sfuggendo ai cassonetti differenziati vetro-carta-plastica-lattine…questo, s'intende, per i fortunati che vivono nei comuni che fanno la raccolta differenziata! In Sicilia, in disprezzo a qualunque legge, regolamento o forma di pudore, i rifiuti vengono spesso abbandonati senza ritegno, persino in quei luoghi che, al contrario, dovrebbero essere maggiormente tenuti puliti e salvaguardati (spiagge, giardini pubblici etc.)!
Insomma, pare che il rifiuto selvaggio e inarrestabile sia obbligatoriamente imposto dalla massa ai pochi coscienziosi, quando buttare di meno sarebbe già un passo avanti. Ancor più in Sicilia dove la raccolta differenziata si aggira attorno al 3%. Così il termovalorizzatore, con discarica annessa, viene presentato alla popolazione come male minore, necessario e unica soluzione.
L’impianto di Vedelago (ovviamente, non in Sicilia!) è un esempio virtuoso in controtendenza che ci illustra invece come potrebbe essere migliore per tutti e per tutto introdurre un modo di pensare che induce a buttare il meno possibile, eliminando persino le mefitiche discariche che neanche chi lancia i sacchetti dal proprio balcone, poi, tollera aver sottocasa…
sicuramente, il problema è anche il materiale umano (sperando che sia riciclabile!) MA la colpa più grande e la responsabilità sono dello Stato che continua a promuovere discariche e termovalorizzatori e della regione Sicilia che ancora si ostina a non imporre la differenziata!
RispondiEliminaCOME MAI NON SI PARLA PIU' DI POLITICA O DEL COMUNE DI SICULIANA IN QUESTO SITO? DAI, METTIAMO UN PO' I CARNE AL FUOCO PAOLO!!
RispondiEliminaquesto è l'effetto facebook, un pò come fanno i centri commerciali che distruggono le piccole aziende che si trovano nella zona, il social network ditstrugge totalmente le piccole comunità web indipendenti che già a stento sopravvivono
RispondiElimina=)
su facebook però ogni notizia scompare dopo poche ore, qui per lo meno è tutto archiviato... non disperiamo ... il mezzo è li, con le chiavi appese
Di che politica dobbiamo parlare, di quella fatta da alcuni esponenti del pd che fanno inciuci con esponenti del pdl per far votare franceshini alle primarie?
RispondiEliminaDopo le primarie, indipendentemente dall'esito, le liste con i nominativi dei votanti a siculiana dovrebbero essere esposte sui muri di tutto il paese, in modo da permettere alla gente di leggere i nomi dei numerosi siculianesi senza dignità e personalità che ubbidendo al comando del politicante di turno, si sono recati a votare.
Però, quanta gente strana che gira per il paese, i pomeriggi a passeggio in via roma abbraccetto con esponenti del pdl e le domeniche sotto i gazebo a votare per le primarie del pd.
Vogliamo ancora parlare di politica?
Domenica si è assistito ad una farsa. Numerosi sono stati i personaggi appartenenti al PDL che sono andati a votare.
RispondiEliminaIl risultato è stato quello di confondere i dati.
Emerge comunque un dato da prendere in considerazione: Il PD deve inventarsi qualcosa per poter quantomeno cercare di creare una lista competitiva.
Il PD deve lanciare giovani preparati non condizionati dai soliti vecchi.
Spetta al segretario invertire questa tendenza.
Infatti si, spetterebbe al segretario un'inversione di tendenza nella scelta dei candidati. Viste le l'ultima lista collegata con Sinaguglia, sappiamo tutti com'è anata a finire. Ci vuole pulizia e soprattutto novità. Comunque il segretario PD, so da fonti certe, che si alleerebbe con chiunque pur di vincere. Vedremo!
RispondiEliminaMa quali giovani?
RispondiEliminaMi voglio sbagliare ma ho l'inpressione che giovani se ne sbattono di me, di voi e di tutto il comune.
DOVE SIETE GIOVANI? A ciattare su facebok? A prepararvi per il sabato sera a agrigento? In giro in macchina? A fare shopping?
In caso ci fossivo vi consiglio di trovarvi e gurdarvi attorno. Unitevi fatevi forti e correte da soli, la forza c'è l'avete e la gente non è stupida sa capire quando a che fare con un gruppo fresco o con puzzolenti carogne in via di putrefazione che ancora hanno la faccia di presentarsi
Hai perfettamente ragione, i giovani sono impegnati a fare tutt'altro, non ci sarà mai un ricambio generazionale in politica continuando così. Ma si badi bene l'impegno dei giovani deve però essere supportato da un'adeguata preparazione, non si deve cambiare per forza. Non vorrei mica vedere giovani che non sanno neanche scrivere correttamente o che disconoscono il linguaggio della politica. Ne abbiamo già avuti tanti precedenti "eccellenti" che era meglio non candidare.
RispondiEliminaSono e continueranno ad essere chiacchiere da pseudo salottino. Non credo che sia questo il modo migliore di fare o di parlare di poltica. Per quanto rigurda il commento n. 11 è veramente di basso livello, la mamma dei cretini è sempre incinta, è vero e si vede! I giovani stanno facendo già politica?!? Non me ne sono accorto prima, che peccato. In bocca al lupo!!
RispondiEliminaRispetto al commento n.11, specificamente alle "chiacchiere da pseudo salottino", vorrei ricevere preziosi e spendibili consigli su quale sia il modo migliore di fare politica. Credo sia il momento opportuno per mettere su un tavolo comune le buone idee, augurandomi che ci siano davvero...
RispondiEliminaConsapevole di avere ancora molte cose da imparare, attendo validi e costruttivi suggerimenti. Grazie mille e buona giornata!
Domenico Marino
Che bello, finalmente su superkappa si ritorna a parlare di politica e ne sono felicissimo.
RispondiEliminaIo invece delle parole voglio far parlare i fatti.
ecco il nuovo corso, ecco il modo di fare politica dei giovani che molti non vedono ancora per loro limiti di vedute.
http://www.agrigentoweb.it/siculiana-il-commissario-incontra-truglio-ato-gesa2_29020/
Mentre il politico e il politichese cercano di riciclarsi, ecco i giovani cosa ottengono!
a breve avrete ulteriori dimostrazioni.
Un abbraccio pieno di comprensione e compassione a coloro che questo commento non piacerà.
Pasquale Vella e il comitato cittadino SpontaneaMente
Che dire amici, leggendo più in alto ho notato la presenza di qualche estimatore di Mina e di una delle sue canzoni più celebri, quella che nel ripetitivo ritornello diceva..................., e vi devo confessare che a me Mina non è mai piaciuta.
RispondiEliminaSono felice di questo risultato, grande o piccolo che sia, ma pur sempre rispettabile, perchè cercato e frutto di impegno. Sono entusiasta di confrontarmi con giovani che come me credono che tracciare un nuovo percorso sia possibile e con le quali condivido "l'innovativa", anche se per molti scandolosa, convinzione che per poter progettare e costruire bisogna dialogare,condividere, informare e saper ascoltare.
Enzo Zambito (Comitato Cittadino SpontaneaMente)
errata corrige: Un abbraccio pieno di comprensione e compassione a coloro ai quali questo commento non piacerà.
RispondiEliminaCondivido il commento di Pasquale Vella. Preciso che un tantino di critica andrebbe mossa, semmai, a chi scrive senza darsi un'identità, non a chi sceglie di "essere se stesso".
RispondiEliminaConoscersi per crescere, me lo diceva sempre mio nonno...
Buona domenica!!!
Domenico Marino
salve a tutti
RispondiEliminaStefano, condivido pienamente la tue parole, anche secondo me bisognerebbe promuovere nuovamente la Consulta Giovanile e credo che in ogni Comune che si rispetti si debba riconoscere questo importante strumento di partecipazione democratica che tiene conto del pensiero dei giovani, ritenendolo una risorsa da valorizzare. Ti ricordo che già alla fine del 2006 insieme ad altri giovani avevamo proposto all'Amministrazione Comunale la costituzione della Consulta, trovando il sostegno dalla stessa, ma purtroppo attualmente l'iter rimane arenato alla fase di approvazione dello schema statutario.
RispondiEliminaPer far ripartire l'iter basta organizzarsi, coinvolgere i giovani, e procedere attenendosi a quanto riportato nello Statuto Comunale. Io ci sono e con me un bel po di amici.
Enzo Zambito.
ottimo enzinèè!!!
RispondiEliminaFinalmente cominciamo a ragionare.. io sono disponibile e con me altri giovani.... spero solo ci sia un coinvolgimento , il piu largo possibile.
stefano sirtacusA
Per organizzarci in modo efficace, basta spostare la discussione da qui a una stanza con un tavolo e un bel po di sedie. La mia mail è enzozambito@gmail.com
RispondiEliminaEnzo Zambito
domi sono gerlando
RispondiEliminaGrande Gerry!!
RispondiEliminaDomenico Marino
Beh, leggendo ho visto delle discrasie nel criticare o nell'esaltare liberamente. Mi spiego meglio, se quacuno critica i politici di prima (ad esempio ex 2 amministrazioni precedenti) non vi è nessuno che è d'accordo, se invece si parla di vecchia guardia in generale tutti pronti a denigrare. Ora, il punto nodale secondo me è questo: si cerca di difendere vecchi lupi di uno schieramento e non quelli dell'altro. Si tratta evidentemente di un disegno comune, che malgrado i bei proclami, chi è più attento può facilmente evidenziare. Ora ci saranno le solite risposte che siete liberi, belli, indipendenti, intelligenti ecc.. Le solite menate!! Vedremo quanto saprete essere indipendenti sotto le elezioni!!
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